Le prospettive attese delle pompe di calore

Il think thank Energy & Strategy Group realizzerà uno studio sullo stato dell’arte e le prospettive attese delle pompe di calore in Italia. I risultati completi saranno presentati il 2 aprile 2025 a Heat Pump Technologies.

 

Milano, 24 febbraio 2025 - Heat Pump Technologies sarà il palcoscenico che darà voce alle prospettive attese per il mercato delle pompe di calore. Nella prima giornata di questo evento internazionale (il 2 aprile) verranno presentati i risultati del nuovo studio sulle pompe di calore promosso dal think tank Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, commissionato da RX Italy, che si prefigge l’obiettivo di indagare le dinamiche del mercato italiano.

 

Alcune anticipazioni dello studio guidato dal Prof. Vittorio Chiesa, direttore Energy & Strategy Group, Politecnico di Milano, vengono illustrate alla conferenza stampa di presentazione di Heat Pump Technologies.

 

PREVIEW
Pompe di calore in Italia: stato dell’arte e scenari futuri

A livello globale, le emissioni di gas a effetto serra sono in costante crescita: tra il 1990 e il 2023 le emissioni sono cresciute da 32,7 a 53 Gt di CO2 equivalente, con un incremento del 62%.

Per contro, in Europa si assiste a un trend decrescente. In particolare, le emissioni di gas serra attribuibili all’Unione Europea sono scese da circa 4.867 Mt di CO2 equivalente nel 1990 a 3.118 Mt di CO2 equivalente nel 2023 (-36%). Le emissioni in Italia sono calate, in maniera meno significativa, passando da circa 522 a 383 Mt di CO2 equivalente (-27%) tra 1990 e 2023, diminuendo in media di 12 Mt all’anno.

 

Il Consiglio Europeo ha adottato l’obiettivo di riduzione UE delle emissioni nette pari ad almeno il 55% entro il 2030 rispetto al 1990. Per il nostro Paese significa ridurre le emissioni dalle 383Mt di CO2 equivalente del 2023 a 235 Mt del 2030, diminuendo di 21 Mt all’anno, con una profonda accelerazione del processo di decarbonizzazione.

A tal fine, l’Italia intende perseguire un obiettivo di copertura, nel 2030, del 39,4% (43.174 ktep) del consumo finale lordo di energia da fonti rinnovabili, delineando un percorso di crescita ambizioso: per il 2030, in particolare, nel PNIEC si stima un consumo finale lordo di energia di circa 110 Mtep, di cui 43 Mtep da FER.

 

Il settore termico riveste un ruolo molto importante nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Per raggiungere gli obiettivi UE, il PNIEC al 2030 prevede una riduzione dei consumi finali nel settore termico attraverso l’aumento degli interventi di efficienza energetica. All’interno di questi consumi è stata definita una quota crescente proveniente da fonti rinnovabili e un ruolo di rilevanza crescente delle pompe di calore per riscaldamento e raffrescamento. In particolare, i consumi finali legati alle PdC previsti al 2030 (5225 ktep) si attestano intorno al 30% dei consumi finali provenienti da FER (17097 ktep) e intorno al 10% dei consumi finali lordi del settore termico.

L’incremento del contributo fornito dalle pompe di calore si prevede possa realizzarsi attraverso l’installazione di nuove macchine e l’aumento della frequenza di impiego delle macchine già in esercizio, in sostituzione del consumo di combustibili fossili.

 

Il rapporto ha analizzato il settore delle PdC ed è articolato in cinque sezioni

1.    Le soluzioni tecnologiche: l’attività si pone l’obiettivo di inquadrare il comparto delle pompe di calore, identificando le principali caratteristiche tecnico-economiche delle diverse soluzioni.

2.    Il quadro normativo-regolatorio: riguarda un’analisi del quadro normativo a livello nazionale che impatta sulla diffusione delle PdC in Italia, con particolare attenzione agli strumenti di incentivazione e al ruolo atteso all’interno del nuovo PNIEC.

3.    Il mercato delle PdC in Italia: in funzione delle tecnologie definite precedentemente, questa sezione illustra l’andamento del mercato delle pompe di calore nel corso degli ultimi anni a livello italiano.

4.    Business cases: in questa sezione sono stati esaminati alcuni casi di studio relativi a differenti soluzioni tecnologiche, al fine di valutare la sostenibilità economica dell’adozione delle PdC in diversi ambiti applicativi.

5.    Lo scenario atteso al 2030: in questa sezione sono stati sviluppati scenari di diffusione delle PdC in Italia e vengono riportate le principali raccomandazioni che possano supportare il policy maker a definire una serie di azioni atte a favorirne la diffusione.

 

Le analisi condotte sui business case analizzati dimostrano come l’adozione delle PdC rappresenti una soluzione economicamente sostenibile per una varietà di contesti applicativi. Ogni caso esaminato (abitazione monofamiliare, condominio, edificio scolastico, hotel, comparto industriale) ha anche evidenziato specifici vantaggi legati all’integrazione delle PdC con altre tecnologie, come il fotovoltaico o il solare termico.

 

L’eterogeneità delle soluzioni analizzate dimostra che le PdC possono adattarsi efficacemente sia a edifici residenziali che del terziario, contribuendo alla riduzione dei costi operativi e all’aumento dell’efficienza energetica.

 

Dalle elaborazioni di scenario futuro svolte emerge, nello scenario PNIEC 2030, un incremento delle unità vendute annue al 2030, rispetto al 2024, pari a circa +180%. Tale proiezione risulta maggiore del 50-70% rispetto alle aspettative degli operatori al 2030 e di oltre il 160% rispetto allo scenario tendenziale.

 

Nello scenario PNIEC 2030, si stima che lo stock dell’installato di PdC al 2030 sia del 60% maggiore rispetto al valore del 2024, contro un aumento di circa il 40% secondo le aspettative più ottimistiche degli operatori.

Gli scenari esaminati, quindi, mostrano come gli obiettivi PNIEC 2030 pongano una sfida molto significativa. I principali fattori di attenzione emersi nel corso dell’analisi anche grazie all’interazione con operatori di settore sono stati i seguenti.

 

●        Negli ultimi anni abbiamo assistito a cambi normativi frequenti e non conformi ai tempi di scelta e installazione di un sistema a pompa di calore (1-2 anni). La stabilità e robustezza nel tempo del sistema di incentivazione sono gli aspetti più importanti di cui tenere conto al fine di permettere lo sviluppo di piani industriali in grado di rispondere alle esigenze di mercato.

 

●        Nonostante a volte si possano riscontrare alcune difficoltà tecniche per l’accesso a tale sistema, il Conto Termico 3.0, in continuità col precedente, può essere un'occasione per rafforzare il sistema incentivante italiano e renderlo più equilibrato. La possibilità di reintrodurre lo sconto in fattura, seppur con limiti ben definiti, aprirebbe le porte alla possibilità di una diffusione più marcata soprattutto in ambito residenziale.

 

●        Emerge forte preoccupazione per l’impatto del regolamento F-Gas, che accelera l’adozione dell’R290.  Dal punto di vista normativo la situazione presenta ancora elevati gradi di incertezza e indeterminazione, in particolare per quanto riguarda gli aspetti relativi alla sicurezza.

 

●        Un elemento sui cui porre attenzione è il prezzo dell’energia elettrica: la propensione a scegliere una pompa di calore è spesso sostenuta da motivi economici più che da spinte ambientali o tecnologiche. Misure intese ad assicurare un prezzo dell’energia elettrica contenuto e stabile potrebbero avere degli effetti molto positivi nella diffusione di questa tecnologia.

 

●        Infine, un tema legato alle competenze. La filiera si compone, oltre che dei produttori, anche di distributori, impiantisti, installatori, ESCo e manutentori. La familiarità con la tecnologia delle PdC, in particolare dei soggetti a valle di piccola dimensione, risulta frequentemente limitata. Emerge pertanto l’esigenza di intraprendere azioni mirate a colmarne i gap di competenza.


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